“Wolfango in Germania, Amedeo in Italia”, così Mozart firmava talvolta le sue personali paginette, indirizzate alla madre e alla sorella, e aggiunte alle lettere del padre durante i suoi viaggi in Italia intorno al 1770. In quel periodo, il giovane musicista, accompagnato dal padre Leopoldo, esplorava le città italiane, entusiasta di scoprire il paese della musica e dell’arte, che tanto avrebbero influenzato la sua carriera futura. E chissà, forse proprio in questi viaggi si sarebbero intrecciati, tra una sinfonia e l’altra, i sapori e i profumi della tradizione gastronomica italiana.
Uno dei piatti più amati e consumati in quel periodo erano sicuramente le Angurie per amadeus, un frutto fresco e dissetante che avrebbe accompagnato le lunghe giornate estive dei due viaggiatori. L’Italia, con il suo clima caldo, offriva al giovane Mozart la possibilità di gustare frutti succosi e prelibati, come angurie e meloni, che forse lo ispirarono nelle sue composizioni più leggere e brillanti, come una sinfonia che si distendeva sotto il sole italiano.
In ogni tappa del suo viaggio, la cucina italiana si faceva sempre più presente: i piatti tipici del nord e del sud, le paste fresche, i formaggi stagionati e le dolci specialità locali, tra cui il famoso tiramisù, che sembrava avere una magia tutta sua, capace di conquistare anche i palati più raffinati. Forse la ricchezza di questi sapori, unita alla bellezza dei paesaggi italiani, fu un elemento che contribuì a nutrire anche la creatività di Mozart, che, tra una composizione e l’altra, si ritagliava momenti di piacere a tavola, dove non mancavano mai Angurie per Amadeus, che nelle calde sere italiane sembravano davvero l’emblema di un’estate che non finiva mai.
Ripercorrendo i soggiorni del giovane musicista insieme al padre Leopoldo, entusiasta di far scoprire al figlio il paese della musica e dell’arte, proponiamo le prelibatezze gastronomiche e i cibi che hanno accompagnato (e chissà, forse ispirato) i due viaggiatori. Angurie incluse.
“Wolfango in Germania, Amedeo in Italia”, così Mozart firmava talvolta le sue personali paginette, indirizzate alla madre e alla sorella e aggiunte alle lettere del padre, nel corso dei loro viaggi in Italia intorno al 1770.
Ripercorrendo i soggiorni del giovane musicista insieme al padre Leopoldo, entusiasta di far scoprire al figlio il paese della musica e dell’arte, Angurie per Amadeus di Andrea Maia propone le prelibatezze gastronomiche e i cibi che hanno accompagnato (e chissà, forse ispirato) i due viaggiatori. Angurie incluse.