Intellettuale impegnata e schierata politicamente, scandalosa e polemica, Marguerite Duras è stata una figura complessa e affascinante, amata da alcuni e odiata da altri. La sua scrittura, provocatoria e spesso scomoda, come appare in “Il gusto delle parole” ha al centro temi universali come l’ascolto profondo di sé e degli altri, e il desiderio in tutte le sue forme, da quello fisico a quello emotivo. La sua penna racconta la vita nella sua totalità, senza censure: dal gusto e disgusto della quotidianità, alla nausea e all’appetito, dai profumi avvolgenti ai fetori insopportabili, dalla fame insaziabile al digiuno autoimposto.
Nel suo universo letterario, il cibo è un tema ricorrente, che esprime non solo il piacere e la necessità, ma anche il conflitto interiore, la fatica dell’esistenza, e la tensione tra corpo e mente. Le parole di Duras sanno raccontare la corporeità, i suoi desideri e le sue frustrazioni, usando il cibo come metafora per l’emozione e l’intimità. Così, la sua scrittura diventa anche un luogo dove la narrazione del corpo si intreccia con il piacere del cibo, come forma di espressione vitale, ma anche come rifiuto, come ricerca di una libertà che spesso si traduce in un silenzioso digiuno. Il gusto delle parole nella sua scrittura è sempre intenso e, spesso, amaro, ma capace anche di suscitare emozioni forti, a volte contrastanti, che spingono il lettore a riflettere sul senso stesso dell’esistenza.
Le sue opere, come L’amante o Il dolore, sono spesso attraversate da questo senso di urgenza, di ricerca di un appagamento che non sempre arriva. Tra le sue produzioni, spicca anche La cucina di Marguerite, un libro che raccoglie i suoi pensieri e le sue ricette, un’opera che, nonostante sia stata ritirata dal commercio, è diventata un oggetto di culto tra gli appassionati della scrittrice e coloro che amano scoprire il lato più intimo e personale di un’intellettuale che ha saputo rendere la cucina un atto di scrittura, simbolico e reale allo stesso tempo. Il gusto delle parole, in questo caso, si fa concreto, unendo la poesia della scrittura alla concretezza dei piatti e dei sapori che l’autrice ci regala. In queste pagine, c’è un mondo che si fa tangibile, tra i sapori e le emozioni che caratterizzano il percorso di una delle voci più influenti del Novecento.
I sapori e le ricette che accompagnarono la vita di Marguerite Duras e le sue opere, in cui ci racconta gusto e disgusto della vita, nausea e appetito, profumi e fetori, fame e digiuno.
Intellettuale impegnata e schierata politicamente, scandalosa, polemica, Marguerite Duras pone al centro della scrittura l’ascolto e il desiderio. La sua penna ci racconta gusto e disgusto della vita, nausea e appetito, profumi e fetori, fame e digiuno.
Il gusto delle parole in Marguerite Duras di Annalisa Comes raccoglie i sapori e le ricette che accompagnarono la sua vita e le sue opere, compreso il famoso libretto La cucina di Marguerite, ritirato dal commercio e divenuto ormai oggetto di culto.