Il surrealismo in cucina è un concetto che potrebbe sembrare paradossale, ma nel caso di Salvador Dalí si rivela una componente fondamentale della sua vita. Il grande artista surrealista, eccentrico e ribelle, a tavola aveva gusti sorprendenti, ma allo stesso tempo semplici e radicati nelle tradizioni gastronomiche della sua terra, l’Empordà. In questa regione della Catalogna, dove il mare, le colline e la montagna si uniscono in un paesaggio straordinario, si possono assaporare piatti gustosissimi e originali che Dalí ricorda frequentemente nelle sue memorie. Questi piatti diventano una sorta di “gioco” sensoriale che l’artista interpreta a suo modo, trasferendo la stessa creatività e sperimentazione che caratterizzano la sua arte nelle sue esperienze culinarie.
Dalí, infatti, rivelava una passione frenetica e “sensuale” per il cibo, che andava ben oltre il semplice nutrimento. In molte delle sue opere, il cibo appare come simbolo di trasformazione e di meraviglia, così come nella sua vita privata. Non era tanto il cibo in sé, ma l’esperienza di mangiarlo, l’emozione che suscitava, a suscitare il suo interesse. E proprio nella semplicità dei piatti tradizionali dell’Empordà, come lo squisito pane casereccio e la perfezione delle uova, l’artista catalano ritrovava i sapori della sua infanzia, un rifugio dalle sfide della sua vita tumultuosa.
Il surrealismo in cucina, dunque, si manifesta nel modo in cui Dalí osservava e sperimentava il cibo: ogni piatto era un’opera d’arte, un’interpretazione simbolica del mondo che lo circondava. Le sue scelte alimentari non erano mai banali, ma trasmettevano il suo spirito eccentrico, curioso e in continua evoluzione. Attraverso il cibo, Dalí riviveva anche le radici del suo stile unico, che lo ha reso celebre nel mondo dell’arte e della cultura.
I piatti amati dal grande artista surrealista, eccentrico e ribelle, che a tavola aveva invece gusti semplici e soprattutto legati alle tradizioni della sua terra.
Il grande artista surrealista, eccentrico e ribelle, a tavola aveva invece gusti semplici, legati alle tradizioni gastronomiche della sua terra, l’Empordà. In questa regione della Catalogna, il mare, le colline e la montagna si uniscono per offrire piatti gustosissimi e originali che Salvador Dalí ricorda tante volte nelle sue memorie, rivelandoci così una passione frenetica e “sensuale” per il cibo che è da considerarsi a tutti gli effetti una componente fondamentale della sua vita.
Ed è soprattutto nello squisito pane casereccio dell’Empordà e nella perfezione delle uova, che l’artista catalano ritrova i sapori della sua infanzia e persino le radici del suo particolare e unico stile surrealista, che Marina Cepeda Fuentes presenta nel suo libro Il surrealismo in cucina tra il pane e l’uovo.