Più di cinquanta ricette raccolte direttamente dalla viva voce di cuochi e cuciniere delle Langhe, un territorio intriso di storia e tradizioni culinarie, che raccontano la ricchezza e la varietà della cucina contadina di Alta e Bassa Langa. Questi piatti da “La salsa del diavolo” non sono solo semplici preparazioni culinarie, ma vere e proprie testimonianze di una cultura che affonda le radici in secoli di tradizione. Ogni ricetta diventa una traccia che ci permette di riscoprire il profondo legame tra cibo e narrazione, un legame che attraversa le opere più conosciute di Cesare Pavese e, in particolare, quelle legate alla figura di Fenoglio.
Infatti, come nelle pagine dei suoi romanzi, dove la descrizione del cibo è sempre intrisa di simbolismo e riflessioni sull’esistenza, anche in queste ricette si intrecciano emozioni, storie e racconti di vita quotidiana. L’arte culinaria delle Langhe diventa così un’estensione della narrazione, un punto di congiunzione tra la terra e le persone, tra il racconto e la realtà. Le ricette, dai piatti rustici e semplici, come il “bollito misto” o le “torte di nocciole”, ai più sofisticati “risotti” o “cappelletti”, ci parlano di un mondo che, pur cambiando, conserva ancora intatta la sua autenticità.
Questa raccolta non è solo un viaggio nel gusto, ma un percorso nella memoria collettiva della regione, dove i piatti diventano veicoli di storie, leggende e legami familiari. La cucina, infatti, non è mai solo un atto alimentare, ma è anche il custode di tradizioni, sentimenti e valori, che si riflettono in ogni boccone. Il racconto che si snoda in queste pagine è, quindi, un invito a riscoprire quella “singolare consonanza” tra il cibo e la narrazione, che è una delle caratteristiche più affascinanti delle opere di Fenoglio.
Più di cinquanta ricette raccolte in Alta e Bassa Langa dalla viva voce di cuochi e cuciniere di paese, per ritrovare il senso riposto e profondo della poesia fenogliana e il sapore dell’autentica cucina tradizionale contadina.
La salsa del diavolo propone più di cinquanta ricette raccolte in Alta e Bassa Langa dalla viva voce di cuochi e cuciniere di paese, per ritrovare il senso riposto e profondo della poetica fenogliana in quella singolare consonanza tra il racconto del cibo e il tessuto della narrazione che attraversa le sue opere più note.
Una scrittura originale quella di Paolo Ferrero, impastata di stati d’animo e ricette, che tenendo come scenario i racconti fenogliani ripercorre i piatti della cucina tradizionale contadina delle Langhe, a partire dall’immancabile Bàgna del diàuv.