Gioachino Rossini in teatro e in cucina, fin da bambino, nutriva due grandi passioni: la musica e il cibo. Cresciuto in una famiglia che, pur non essendo ricca, amava la buona tavola, Rossini sviluppò fin da giovane un interesse profondo per l’arte culinaria, che lo accompagnò per tutta la vita. Non è un caso che, nelle sue opere, il cibo appaia frequentemente come elemento simbolico e reale, con scene che ritraggono tavole imbandite e personaggi che si abbandonano ai piaceri della gastronomia. Il tema del cibo, infatti, non è solo un aspetto divertente o di colore nelle sue opere, ma spesso riflette il carattere e le situazioni comiche o drammatiche dei protagonisti.
Il percorso biografico di Rossini in questo libro è segnato da un’intensa carriera musicale. Già a vent’anni era considerato uno dei più grandi compositori d’Europa, autore di opere che avrebbero segnato la storia del melodramma. Capolavori come Il Barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Mosè e Guglielmo Tell lo consacrarono come uno dei più apprezzati musicisti del suo tempo. Tuttavia, la sua vita non fu solo dedicata alla musica. Dopo un’intensa attività compositiva che lo vide protagonista nei principali teatri d’Europa, Rossini, a causa di una malattia nervosa che lo costrinse a ritirarsi dal mondo della musica, si dedicò completamente alla cucina.
Nel suo ritiro a Parigi, Rossini si trasformò in un vero e proprio maître de cuisine, organizzando banchetti sontuosi per amici e ospiti illustri. La sua passione per il cibo lo portò a creare piatti leggendari, come il celebre tournedos Rossini, e a diventare una figura di riferimento nella gastronomia del suo tempo. Questo saggio si propone di esplorare come il cibo fosse una costante nella vita e nell’arte di Rossini, e come la sua passione culinaria si riflettesse nelle sue opere, che ancora oggi trionfano sui palcoscenici teatrali di tutto il mondo.
Un percorso biografico ricco e intenso, che ripercorre la vita del “Mozart italiano” e il suo graduale abbandono dell’attività di compositore, fino a divenire il maitre de cuisine che preparava mitici banchetti ai suoi ospiti.
Fin da bambino Gioachino Rossini aveva due grandi passioni: la musica e il cibo.
In questo libro Andrea Maia indaga la presenza del cibo nelle opere e nella vita del celebre autore di capolavori del melodramma come Il barbiere di Siviglia, La cenerentola, Mosè, Guglielmo Tell.
Rossini in teatro e in cucina è un percorso biografico ricco e intenso, che ripercorre la vita del “Mozart italiano” e il suo graduale abbandono dell’attività di compositore, anche per via delle precarie condizioni di salute, fino a divenire il maitre de cuisine che preparava mitici banchetti ai suoi ospiti.