Giovanni Pascoli, nei suoi Poemetti, narra in terzine dantesche un anno della vita di una famiglia contadina nella Garfagnana. Ecco un curioso passo in cui a fare da protagonista è la polenta gialla, piatto semplice e gustoso: preparala anche tu con la ricetta di Roberta Deiana.
Ubbidì Rosa al subito comando.
Sotto il paiolo aggiunse legna, il sale
gettò nell’acqua che fremé ronzando.
Stacciò: lo staccio, come avesse l’ale,
frullò tra le sue mani, e la farina
gialla com’oro nevicava uguale.
Ne sparse un po’ nell’acqua, ove una fina
tela si stese. Il bollor ruppe fioco.
Ella ne sparse un’altra brancatina.
E poi spentala tutta a poco a poco,
mestò. Senza bisogno di garzone,
inginocchiata nel chiaror del fuoco,
mestò, rumò, poi schiaffeggiò il pastone,
fin che fu cotto; e lo staccò bel bello,
l’ammucchiò nel paiolo, col cannone
di pioppo; e lo sbacchiò sopra il tarvello.
La madre di Rosa, prima di ordinarle di fare la polenta, aveva già preparato gli ingredienti per condirla: un trito di radicchio e di altre erbe aromatiche.
Io voglio accomodare
se mi riesce, questi due radicchi,
ch’ho già intoccati, con quest’erbe amare.
Dopo che la ragazza ha fatto cuocere e poi sbacchiato sul tarvello (cioè rovesciato sulla spianatoia) la polenta fumante, la madre fa friggere nell’olio, con l’aglio, le erbe tritate. È un condimento semplice, ma delizioso.
Ora la madre nella teglia un muto
rivolo d’olio infuse, e di vivace
aglio uno spicchio vi tritò minuto.
Pose la teglia su l’ardente brace
col facile olio; e, solo intenta ad esso,
un poco d’ora l’esplorò sagace.
L’olio cantò con murmure sommesso;
un acre odore vaporò per tutto.
Fumavano le calde erbe da presso,
nel tondo ch’ella inebriò del flutto
stridulo, aulente; e poi nel canovaccio
nitido e grosso avviluppava il tutto.
Rosa intanto sospendea lo staccio,
ponea le fette sopra un bianco lino,
stringea le cocche, e v’infilava il braccio.
Tornò Viola, e furono in cammino.
Le donne vanno a portare il desinare al campo, dove i maschi della famiglia stanno arando per seminare, e tutti si siedono a mangiare su una porca (il rialzo di terreno fra un solco e l’altro). Passa Rigo, un giovane che torna dalla caccia; è invitato a mangiare con loro e siede davanti alla fanciulla dai capelli d’oro, Rosa. Comincia così l’idillio che l’anno seguente porterà al matrimonio.
Ingredienti
Per 4 persone
375 g farina di mais da polenta
1,5 l acqua
un mazzo di radicchio o di erbette
uno spicchio d’aglio
olio evo
sale
pepe
Preparazione
In una pentola capiente, porta a ebollizione l’acqua con un cucchiaio di sale, quindi unisci la farina a pioggia, mescolando bene con un cucchiaio di legno, o meglio, una frusta, per evitare la formazione di grumi. Se la farina è precotta saranno sufficienti dagli 8 ai 10 minuti, a seconda della marca, altrimenti dovrai mescolare continuamente per circa 45 minuti.
A cottura ultimata, versa la polenta su di un tagliere di legno e lascia raffreddare.
Nel frattempo, trita finemente l’aglio, quindi fallo rosolare in 4 cucchiai d’olio, unisci le erbe spezzettate grossolanamente e salta a fuoco vivace per 3-4 minuti. Spegni il fuoco, aggiusta di sale e pepe e versa sulla polenta ancora calda. Servi immediatamente.