07/07/2023

Italo Calvino e la “fügassa zeneize”

Italo Calvino, nato a Santiago de las Vegas, presso L’Avana, quando in tenera età fa ritorno in Italia, si stabilisce con la famiglia a Sanremo. Ecco perché, tra le tante ricette raccolte nel volume Italo Calvino: il sapore del racconto, qui ti proponiamo quella della focaccia ligure: sottile, lucida di olio e con i caratteristici buchi profondi in superficie, ricoperta con una salamoia che le dona un delizioso colore dorato e la rende particolarmente saporita, oltre che morbida.

10 fiabe per 10 regioni: la Liguria

Il volume di Lina Grossi ripercorre alcune tappe del viaggio di Calvino tra le fiabe popolari, che attraversa tutta l’Italia, per ricercare in esse i sapori delle diverse tradizioni regionali. L’autrice propone dieci fiabe, che corrispondono a dieci regioni, e sapori diversi, nelle quali si intrecciano la magia della parola e quella del cibo.
Il pastore che non cresceva mai è una variante genovese della diffusissima fiaba delle tre melarance, nota con il titolo A bela Bargaglina de le tre meje chi canta, che Calvino trae dalla raccolta dialettale Due fole nel dialetto del contato genovese, curata nel 1892 da Pier Enea Guarnerio, che a sua volta aveva raccolto la storia dalla voce di una contadina dell’entroterra genovese.
Nel trascrivere questa fiaba in lingua italiana, Calvino le attribuisce un nuovo titolo, con l’intento di convogliare l’attenzione sul protagonista e sul motivo che lo spinge ad agire: il desiderio di tornare a crescere (un sortilegio lo aveva reso piccolo e debole) ed essere una persona come tutte le altre.

Ricetta focaccia genovese fatta in casa

Un viaggio alla scoperta dei profumi, dei colori e dei sapori regionali necessita del contatto diretto con i luoghi e con le cucine tradizionali, per poter gustare vivande preparate secondo le ricette originali, realizzate con i prodotti tipici del territorio.
Quella che ti proponiamo è una versione della focaccia genovese “fatta in casa”, da preparare tutte le volte che vorrai immaginarti tra i caruggi della Superba o in una spiaggia della Riviera mentre addenti un “tocco de fügassa”.

Ingredienti

500 g farina bianca di grano tenero tipo “00”
20 g lievito
250 cl acqua
10 g sale fino
20 g estratto di malto (o 1 cucchiaino di zucchero)
150 ml olio evo

Procedimento

Impasto
Setaccia la farina e disponila a fontana su un piano da lavoro. Impastala con l’acqua appena tiepida e versata lentamente, l’estratto di malto e il sale fino, fino a ottenere un composto ben addensato; unisci il lievito, dopo averlo diluito a parte in acqua tiepida; continua a impastare, fino a quando l’impasto diventa omogeneo e piuttosto morbido.

Lievitazione
Metti l’impasto in una terrina spolverizzata di farina e lascialo lievitare in un luogo tiepido per almeno 2
ore, fino a che sia raddoppiato di volume.

Seconda lievitazione
Impasta nuovamente, stendi il preparato in una teglia da forno abbondantemente oliata, tenendo conto che la focaccia genovese deve essere sottile (massimo 2 cm).
Lavora la pasta affondando la punta delle dita, poi spennella abbondantemente la superficie con un’emulsione di acqua e olio, in parti uguali, con l’aggiunta di sale.
Fai riposare per circa 20-30 minuti e, nel frattempo, riscalda il forno a 230 gradi C.

Cottura
Inforna e lascia cuocere la focaccia fino a quando non assume un colore dorato.
Appena tolta dal forno, spennella con olio e addentala preferibilmente mentre è ancora calda.