Hercule Poirot e Jane Marple, pagina dopo pagina, ricetta dopo ricetta, accompagnano il lettore alla scoperta di un protagonista discreto dei romanzi gialli più famosi al mondo: il cibo. Con il fiato sospeso, fra veleni che si mischiano a bevande o pietanze, e cucine o sale da pranzo che si prestano come cornice di delitti.
Ghiotto, anzi, ingordo. Non si sapeva controllare Jules Verne di fronte alle delizie della tavola. Ed era altrettanto avido di conoscenza scientifica: lo interessava tutto ciò che poteva alimentare le trame dei suoi romanzi.
SCOPRI DI PIÙI sapori e le ricette che accompagnarono la vita di Marguerite Duras e le sue opere, in cui ci racconta gusto e disgusto della vita, nausea e appetito, profumi e fetori, fame e digiuno.
Il cibo occupa un posto importante nell’opera di Colette, nata Gabrielle Sidonie, diventata madame Willy, poi baronessa di Juvenel des Ursins, e infine semplicemente Colette. Gli alimenti, il modo di cucinarli, il piacere provato nel gustarli sono una fonte d’ispirazione importante nella scrittura di questa donna gaudente e golosa.
SCOPRI DI PIÙI piatti amati dal grande artista surrealista, eccentrico e ribelle, che a tavola aveva invece gusti semplici e soprattutto legati alle tradizioni della sua terra.
Un menu per ogni occasione: 38 ricette per tornare ad amare la vita e gli altri perché il segreto della felicità, soprattutto dopo una perdita, risiede nelle cose semplici della vita. Una casa accogliente e ben attrezzata, il sereno dialogare tra persone di animo gentile, una tazza di tè fumante e del buon cibo.
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