Un modo per rivivere e far rivivere, con altalenanti tuffi nel passato e occhi ben aperti sul presente, un mondo tutto speciale, intriso di odori di pioggia e di bouillabaisse, di profumi di sole e di pipa mescolati a quelli della choucroute.
Un’indagine sull’universo gastronomico di Andrea Camilleri, espresso attraverso il suo illustre personaggio: il commissario Montalbano, goloso e continuamente affetto da un “pititto” smisurato. Ne viene fuori un’antologia gustosa come una tavolata ben imbandita, con rievocazioni di alimenti e pietanze tratte dai suoi ricordi dell’infanzia.
Hercule Poirot e Jane Marple, pagina dopo pagina, ricetta dopo ricetta, accompagnano il lettore alla scoperta di un protagonista discreto dei romanzi gialli più famosi al mondo: il cibo. Con il fiato sospeso, fra veleni che si mischiano a bevande o pietanze, e cucine o sale da pranzo che si prestano come cornice di delitti.
Leggere Izzo vuol dire entrare in un rapporto di pelle con certe strade, locali, con un’umanità disperata, pulsante, che non possiamo fare a meno di amare. Vuol dire farsi assorbire dagli odori: quello del basilico, delle spezie che si trovano nei mercati rionali; ma anche odore di voluttà, di sangue.
SCOPRI DI PIÙUn itinerario gastronomico che suggerisce alcune delle ricette più amate dal genio investigativo e che racconta anche i lati più affascinanti della sua complessa personalità. Sei proposte di menù, sei come il numero massimo di persone che Wolfe sopporta a tavola.
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